ALESSIA TONDO, BANDADRIATICA, CANZONIERE GRECANICO SALENTINO, CICO MESSINA, CIRCO RAMINGO, CIRCOZOO, DARAA TRIBES, DAVIDE LIVORNESE & RICCARDO GERBINO, ETHNO SICILY, FORRO’ TZIGANO, KOSZIKA, LUCA BASSANESE, MONK ETNOJAZZ ORKESTRA, NAKED, NUFOLK COLLECTIVE, PATUNCHA & YOSONU, POPULALMA, RACHELE ANDRIOLI, RADICANTO, SAVANA FUNK, SETTEVOCI, SHAMAL, SICILY FOLK ORCHESTRA & RITA BOTTO, TARANTELLA NIGHT
Pisano, Zafferana Etnea, Santa Venerina, Viagrande, Catania
XVIII edition, July 20 – August 25 – 2022
Keep in touch, recieve all the news about next editions, early bird tickets, gadgets and many more!
Alessia Tondo è una delle voci più importanti della scena musicale in Puglia. Nata nel 1991, già a sei anni cantava insieme alla Nonna Immacolata nel gruppo salentino Mera Menhir. Nel 2004, a soli 13 anni, entra in pianta stabile a far parte dell’Orchestra de “La Notte della Taranta” come voce solista e indiscussa protagonista, duetta con tutti i più grandi ospiti del concertone e collabora con i maestri Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani, Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Giovanni Sollima. Dal 2006 al 2011 partecipa come ospite ai vari appuntamenti de “Orchestra Popolare Italiana” all’Auditorium Parco della musica di Roma diretta da Ambrogio Sparagna, condividendo il palco con grandi artisti come Peppe Servillo, Simone Cristicchi e Idan Raichel. Nel 2008 incide per Radiodervish nell’album “L’immagine di te” il pezzo in Griko dal titolo “Yara”. Nel 2012 per il maestro Ludovico Einaudi scrive il testo per la celebre composizione “Nuvole bianche”. Scelta dal compositore Admir Shkurtaj come voce popolare per l’opera da camera “kater i rades. Il Naufragio”, co-prodotta da la Biennale di Venezia e Koreja, debutta il 12 ottobre 2014 al 58° festival internazionale di Musica Contemporanea de la Biennale di Venezia. Nel 2015 entra a far parte del Canzoniere Grecanico Salentino.
Trasportata dai venti vorticosi che illuminano le coste del mare orientale, la BandAdriatica voga sulle onde agitate della musica salentina con elementi di tutte le coste sonore mediterranee come una complessa “babilonia”, dove i linguaggi iniziano ad armonizzarsi sulle melodie popolari nel fervore meticcio delle città portuali. Così le tradizioni pugliesi assumono una nuova risonanza e portano lontano gli echi frenetici della musica del Salento attraverso suoni di feste, processioni, funerali, serenate e viaggi di notte, di paese in paese che arrivano dopo dieci anni di ricerca sulle matrici musicali comuni delle sponde del Mare Adriatico, confrontandosi con le musiche di Albania, Macedonia, Croazia, con le fanfare Serbe e il Nord Africa e spingendosi fino al Mediterraneo più orientale. L’esibizione della band ha affascinato la critica del Babel Med 2017 di Marsiglia che l’ha definito “uno delle migliori proposte di tutta la Rassegna” e “uno dei migliori live- act italiani”. BandAdriatica ha collaborato con artisti come Bombino, Mercan Dede, Rony Barrak, Savina Yannatou, Chieftains, Burhan Ochal, Kocani Orkestar, Boban Markovic Orchestra, Fanfara Tirana, Eva Quartet, Cafer Naziblas, Fanfare Ciocarlia e Michel Godard.
Fondato nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante è il più importante gruppo di musica popolare salentina. L’affascinante dicotomia tra tradizione e modernità caratterizza la loro musica. Guidato dal tamburellista e violinista Mauro Durante, che ha ereditato la leadership dal padre Daniele nel 2007, il CGS continua a innovare e a rappresentare la musica italiana nel mondo, collaborando con artisti del calibro di Ludovico Einaudi, Piers Faccini, Ballake Sissoko, Ibrahim Maalouf, Fanfara Tirana, Stewart Copeland dei Police, e portando la voce di un territorio musicale che con la pizzica ha sempre manifestato la propria identità. Acclamata da pubblico e critica con 20 album e innumerevoli tour internazionali, la band ha fatto la storia della world music italiana, venendo riconosciuto come Miglior Gruppo di world music al mondo ai Songlines Music Awards 2018. La band è composta da Mauro Durante (voce, percussioni, violino), Alessia Tondo (voce), Silvia Perrone (danza), Giulio Bianco (zampogna, armonica, flauti e fiati popolari, basso), Massimiliano Morabito (organetto), Emanuele Licci (voce, chitarra, bouzouki), Giancarlo Paglialunga (voce, tamburieddhu, percussioni), Francesco Aiello (ingegnere del suono).
Cresciuto musicalmente tra Toscana e Sicilia. Cantante poliglotta, scrive in portoghese, spagnolo, italiano e siciliano. La sua musica è permeata di sfumature Jazz ed evocazioni mediterranee, i suoi testi raccontano del contrasto di un’umanità iper-urbanizzata e un auspicabile ritorno alla sostenibilità dell’essere e alle cose essenziali. Dopo alcune esperienze in Italia e in Europa ha deciso di tornare nel suo elemento insulare per produrre il suo primo disco solista.
La Compagnia Circo Ramingo propone spettacoli di Circo Contemporaneo e Teatro di Strada per eventi e festival. Nasce nel 2016 dalla scelta di due artisti siciliani, Marco Previtera e Annalusi Rapicavoli, di intraprendere un percorso artistico condiviso che miri alla diffusione del Teatro di Strada con professionalità e qualità artistica.
Insieme sulla scena ormai dal 2013, Aerealista lei, Giocoliere/Acrobata lui, lavorano sulla fusione delle loro tecniche circensi e teatrali, comunicando un linguaggio comune in spettacoli e performance adatti a tutte le età. Compagni di avventure, creano cerchi di pubblico di luogo in luogo, vivono il sogno di uno stile di vita un po’ “ramingo”, girovago, che si arricchisce continuamente e porta in scena un bagaglio tecnico ed artistico in continua evoluzione.
In scena la magia di pupi e marionette e la musica dal vivo. CircoZoo è un viaggio in un mondo in continua metamorfosi, dove i tavoli da lavoro si trasformano in proscenio e si respira aria di teatro e musica. I mastri lasciano spazio alla parola, e mentre i ricordi si susseguono le mani creano per spiegare attraverso il tatto come nasce la magia. È un invito a partecipare, e presto alle mani dei mastri si uniscono quelle degli ‘spettatori’. Tra carta, colla e pennelli, d’un tratto le storie di Ezio Scandurra prendono vita: marotte pupi e marionette si susseguono in originali performance di figura dalle svariate tecniche marionettistiche che sono animate dalla musica dal vivo del Quartetto Areasud.
Spettacolo in coproduzione con Teatro Atlante di Palermo
Davide Livornese: Sperimenta e studia come chitarrista e cantante diversi approcci musicali e frequenta la Scuola di Musica di Fiesole in chitarra classica, canto lirico e composizione. Incontra l’ambiente dell’improvvisazione radicale suonando nell’ensamble SdS all’Arsenale di Milano con Walter Prati, Matteo Pennese e Gianfranco Schiaffini. Prosegue la sua ricerca studiando musica modale di varie tradizioni, l’Oud turco e il Rabab afghano sotto la guida di insegnanti come Daud Khan Sadozai e Ross Daly. Riccardo Gerbino: Diplomato in Tradizioni Musicali Extraeuropee a indirizzo Indologico al Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, ha studiato percussioni latine con Rosario Jermano e percussioni arabe con Mohamed Fares. Continua ad approfondire lo studio del tablā con Pandit Sankha Chatterjee.
Ethno Sicily è un progetto musicale residenziale, interculturale e internazionale, che aggrega esclusivamente giovani musicisti selezionati con lo scopo comune di condividere la passione e la ricerca nella musica tradizionale dei rispettivi background culturali di provenienza. I programmi e i progetti Ethno Sicily pertanto offrono opportunità musicali ai giovani di oltrepassare i confini e interagire con tutto il mondo. Ogni progetto ha un focus unico sulla diversità e il potenziamento, creando comprensione culturale e accettazione attraverso la musica. Ethno è il programma di Jeunesses Musicales International per musica folk, mondiale e tradizionale. Il programma, fondato nel 1990 e presente oggi in oltre 30 paesi, è rivolto a giovani musicisti di età compresa tra 13 e 30 anni con la missione di rilanciare e mantenere vivo il patrimonio culturale globale tra i giovani. Il risultato è un’orchestra multiculturale costituita da musicisti selezionati tramite bando pubblico, che alla fine del percorso didattico e formativo eseguirà brani di tutto il mondo dettati e influenzati dalle influenze musicali di ogni partecipante.
Forrò Tzigano è un progetto artistico che unisce musica e danza. Una tela che intreccia elementi apparentemente distanti, sei musicist* e ballerin* di tre paesi diversi, un’immaginario di piedi scalzi che volteggiano nella terra, il fuoco di corpi ardenti che si connettono attraverso ritmi avvolgenti del nord-est del brasile, la trance ipnotica dei rituali alla madre Lemanjà, un soffio misterioso, richiamo antico di popoli nomadi. Dalle profondità delle vostre viscere fino alle danze forrò più sfrenate, Forrò Tzigano propone un viaggio misterioso, sensuale e energizzante attraverso il proprio corpo, una riscoperta della musica e della danza come strumento di riconnessione con se stessi, con l’altr* e con il mondo esterno. L’equipe è composta da sei membri: Davide Stefani (Tromba), Romina Adorno Pincha (Zabumba, Pandeiro), Alex Zynkar (Sassofono), Blandine Laroche (Fisarmonica, Voce), Thaysa Quirino Sales Nascimento (Voce, Triangolo), Lise Dauvois (Danza). Il progetto nasce nel gennaio 2022 da un’idea di Davide Stefani, che intuisce il potenziale curativo della commistione di musica e danza, portando, nel momento delle performance, alla creazione di uno spazio di libertà individuale e collettiva, veicolato da una connessione profonda e veritiera con il pubblico a cui si interfaccia, rompendo la barriera usuale che si crea fra « artista » e « pubblico ».
In questo progetto, che nasce come esperienza corporale e musicale proponiamo al nostro pubblico di diventare parte integrante della nostra performance, in primo luogo proponendo dei workshop di riconnessione al proprio corpo e di iniziazione alla danza forrò, e successivamente un concerto di Forrò Tzigano che fonde la tradizione popolare del nord est del Brasile con ritmi e sonorità balcanici. La lontananza e allo stesso tempo compatibilità di due culture così lontane ci ricorda che la danza e la musica sono linguaggi universali, che noi ci proponiamo di risvegliare in modo originale e autentico attraverso arrangiamenti e creazioni che rispecchiano la nostra identità artistica, al contempo apolide e multiculturale, di musicist* e ballerin* dell’era della globalizzazione.
Koszika è lo pseudonimo di Krisztina Koszorus, cantautrice nata e residente in Transilvania costantemente alla ricerca di verità, saggezza, lezioni, suoni, colori, parole, voci, toni, animali… e il telefono (O tempora, o mores!). A capo di diverse formazioni musicali per numero e sonorità, si esibirà per l’Alkantara fest in duo con il chitarrista Szász Csaba. Curiosità, gioco, fantasia costituiranno il mezzo di locomozione per le diverse direzioni musicali, i cui versatili percorsi saranno accomunati da una personale linea stilistica. Quindi ascolteremo tanta musica di tutti i tipi, dal reggae alla bossa nova, dalle canzoni popolari ungheresi ai ritmi funky, dalla musica soul allo swing, dal pop al dreamy, dalla classica al tango, alle canzoni originali, di protesta e agli immancabili standard jazz.
Utilizzando gli stilemi di quello che si può definire un nuovo popolare, assieme alla sua Piccola Orchestra porta da anni sui maggiori palchi d’Europa il suo repertorio musicale originale caratterizzato da un potente suono folk. Questo è accaduto allo Sziget Festival in Ungheria, al Paléo Festival Nyon in Svizzera, (concerto registrato dall’European Broadcasting Union, Unione europea di radiodiffusione), al Cabaret Sauvage di Parigi in Francia e nelle esibizioni tenutesi in Spagna, Austria, Germania e Belgio dove dal 2018 ad oggi è stato ospite presso il Dranouter Festival, Esperanzah!, Labadoux e Air Bag Festival in Bruges.
I suoi testi accompagnati da musiche ritmante prevalentemente sud europee che uniscono le due rive adriatiche, parlano principalmente di tematiche sociali, ambientaliste e di impegno civile
Il progetto Monk Etnojazz Orkestra nasce dal desiderio di coniugare suoni appartenenti alla musica popolare siciliana con il patrimonio jazzistico dell’isola. Le opportunità offerte dalla musica proveniente dal Nuovo Continente allo strumentario tradizionale riferibile alla musica popolare siciliana sono di arricchimento non solo tecnico, armonico, melodico e ritmico ma anche culturale, in questo senso l’innesto degli strumenti come zampogne, organetto diatonico, marranzano e tamburello costituiscono nuova linfa sonora nel discorso compositivo. La formazione orchestrale sarà composta da 15 musicisti: due trombe, due tromboni, due sax alto, un sax tenore, un sax baritono, pianoforte, contrabbasso, batteria, percussioni etniche, strumenti a plettro etnici, zampogna e organetto diatonico, canto. L’intenzione di sfruttare le sonorità degli strumenti etnici/ tradizionali comporta l’esigenza di creare nuove composizioni originali che andranno a costituire l’intero repertorio dell’ensemble in questione valorizzandone le caratteristiche timbriche. Le composizioni e gli arrangiamenti originali saranno commissionati a musicisti di provata esperienza nell’ambito del jazz orchestrale, quali Nello Toscano, Dino Rubino.
Naked è una core-band che pesca a piene mani in un mix unico di sonorità tradizionali balcanici, global urban, swing, funk, ritmi frenetici dei balcani e gusti free-jazz. Ovest o Est? I Naked sfrecciano su violini gitani, ritmi bebop e strumenti a fiato incalzanti in un crossover pieno di energia e sensazioni profonde.
La band ha iniziato nel 2007, riflettendo i sentimenti personali e la conoscenza dell’ambiente artistico di una grande capitale come Belgrado. Hanno pubblicato tre album in un crescendo emotivo e di esperienza che li ha portati ad essere uno dei collettivi più attivi nel panorama internazionale. Si attende il loro quarto con la formazione stabilizzata nella formula violino più due saxofoni, sostenuti da una sezione ritmica di basso e batteria che definire tellurica è quasi riduttivo.
Nufolk nasce nel 2019 come un’orchestra multiculturale di 12 musicisti da 6 diversi paesi europei con il co-finanziamento del programma Europa Creativa e la produzione di Darshan. Nei due anni di attività l’orchestra ha realizzato tre residenze artistiche, una tournée internazionale in Europa e un CD registrato dal vivo, oltre a numerosi supporti video e fotografici.
Il progetto è in fase di sviluppo e vuole diventare una comunità, essendo pronto per proseguire il proprio lavoro come un collettivo di artisti e di idee in movimento. Si utilizzerà il materiale umano, il repertorio, le risorse, i prodotti, i supporti fin adesso realizzati per costituire nuovi micro-progetti residenziali locali che possano incubare e sviluppare il “brand” Nufolk per la co-creazione di nuovi materiali. Faremo ciò organizzando delle piccole residenze artistiche e producendo dei mini-concerti all’interno dei festival e degli eventi della rete costituita dai partner Nufolk in Europa. Nufolk Collective sta per essere lanciato nel 2022 in Italia, seguiranno simili appuntamenti in Danimarca, Spagna, Lettonia, Ungheria e Belgio. Alkantara fest produrrà una mini-residenza e uno spettacolo all’interno del programma 2022, selezionando 5 musicisti che saranno considerati i più idonei, provenienti ognuno da un Paese diverso, in base alla disponibilità, alle capacità artistiche e agli strumenti suonati.
I “PopulAlma” sono un gruppo di musica etnopopolare che esplora, in chiave propria, i generi della tradizione del sud Italia e di altre musiche mediterranee. Con un album all’attivo dal titolo “Cantu Forti” contente rivisitazioni di brani della tradizione e composizioni originali, una lunga esperienza live, numerose partecipazioni a festival e due tour in Sicilia, il gruppo si prepara alla finale di Matera del 14 dicembre, con tutta la carica e l’energia che li contraddistingue.
“Leuca” è lo spettacolo di Rachele Andrioli in cui la talentuosa cantante e polistrumentista salentina si esprime sul palco da sola, forte della sua grande musicalità. Grazie alla sua voce unica, a strumenti come il marranzano, l’ukulele, il bendir, il flauto armonico, e all’utilizzo sapiente di macchine più innovative come la loop-station, Rachele Andrioli evoca rituali ancestrali, che rapiscono lo spettatore portandolo in un luogo altro, denso di suggestioni e colori. “Leuca” è un tributo alla musica popolare e al Mediterraneo, è una continua ricerca nella terra d’appartenenza, è una sintesi di innovazione e tradizione.
Il marchio di fabbrica dei Radicanto riluce nelle venature vocali di Maria Giaquinto, sorrette dai timbri percussivi di Francesco De Palma, dalle corde intrecciate di Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe. L’ascolto della musica è ascolto interiore, ascolto dell’altro: luogo del dialogo e del confronto interculturale, sotto il segno della antica dottrina dell’ethos che nella Magna Grecia ha il suo naturale luogo di risonanza. Il risultato è una performance musicale d’impatto, votata al ritmo, alla melodia e alla memoria di quella storia non ufficiale che non smetterà mai di insegnarci il futuro, con i suoi momenti d’autore che riecheggiano fra le note e che prendono forma nella poetica ruvida dei suoi cantori. I Radicanto, nel loro percorso artistico vantano collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti della musica di tradizione, di quella antica, ma anche d’autore e jazz, sia in contesti cinematografici che in quelli live e discografici (Teresa De Sio, Raiz, Lucilla Galeazzi, Roberto Saviano, Rita Marcotulli, Mauro Pagani).
I Savana Funk incarnano l’essenza della live band unendo funk, rock e blues con jam incendiarie, groove irresistibili ed una presenza scenica invidiabile. Aldo, Blake e Youssef si incontrano nella primavera 2015 a Bologna. Il primo album è un’autoproduzione, “MUSICA ANALOGA”, ed esce a nome Aldo Betto w/Blake Franchetto & Youssef Ait Bouazza nel 2016. A febbraio 2017 esce il secondo disco “SAVANA FUNK” (Brutture Moderne/ Audioglobe). L’album ottiene decine di recensioni sulle principali riviste e blog, non solo di settore. Ad inizio 2018 il trio prende definitivamente il nome SAVANA FUNK. A settembre 2018 è uscito il terzo album, “Bring in the New” (Brutture Moderne / Audioglobe). Si consolida la collaborazione con Nicola Peruch che entra in pianta stabile nell’organico live del gruppo. La maggior interazione con Peruch espande le possibilità del gruppo, che si proietta verso nuove sonorità. Nell’estate del 2019 i Savana Funk vengono invitati a diversi appuntamenti del Jova Beach Party, i concerti estivi di Jovanotti. Nello stesso anno sono ospiti a Propaganda Live, il seguitissimo programma su La7. Nel 2020 la band lavora ad un nuovo album in uscita a primavera 2021 con Garrincha GoGo neonata label world/funk del gruppo Garrincha. Già pronto per il 2022 il nuovo disco di imminente pubblicazione.
Enzo Rao con Shamal nel 1990 è stato il fondatore della world music in Italia. “Pervaso da molteplici influssi arabo-islamico ed africano, spagnolo e francese, mediorientale e balkanico, Enzo Rao ha lavorato per svariati anni all’interiorizzazione del corredo sonoro tipico delle cosiddette altre culture, infondendo nelle proprie creazioni una magica atmosfera di mistero e di ammaliante energico sound. Oasi e nomadi, citaredi e cantori, musici e griots, sciamani e stregoni, melos e terapia, ethnos e fusion vengono alla mente dell’ascoltatore, incantato dalla varietà timbrica, melodica e d’ambiance ricreata dai sottili intrecci acustici e dalle manipolazioni elettroniche di Enzo Rao-Shamal. Shamal tende a coniare e fondere in un linguaggio poliedrico e polimorfo le diverse istanze emotive, compositive e strutturali del “villaggio sonoro globale”. Per un originale progetto di “Popular Music” dal sapore mediterraneo: salino e dolce al tempo stesso.” Patrizio Visco (“World Music” marzo/aprile ’92).
Dal 1984 Enzo Rao si dedica alla composizione di musiche per teatro, e per spettacoli e CD multimediali nonché di colonne sonore per spettacoli radiofonici e televisivi. Tra i suoi lavori la colonna sonora del film
“Il Buma” diretto da Giovanni Massa, nonché le musiche per alcuni cortometraggi tra cui “Il Raggio dei Sogni” di Roberto Damiata vincitore al Miami Beach Sicilian Festival 2010.
La Sicily Folk Orchestra nasce da una attenta attività di ricerca dell’Associazione Il Tamburo di Aci in collaborazione con l’Associazione Culturale Darshan, con l’intento di costruire una orchestra popolare permanente collegata al Sicily Folk Fest, uno degli eventi di maggior prestigio del panorama musicale siciliano. L’obiettivo principale è di riscoprire, riproporre e promuovere le tradizioni musicali siciliane collocandole in un contesto pienamente attuale e moderno, rigenerando e valorizzando il repertorio della musica popolare dell’isola portandolo nelle piazze, nei teatri d’Italia e nei festival di world music di tutto il mondo.