AFRO CELT SOUND SYSTEM, ASIMENZA, AJDE ZORA, ALAPASTEL, ALKANTARA MEDIORKESTRA, CORPO BANDISTICO CITTA’ DI ZAFFERANA, COMMON ROUTES, DJ ELMIR, ETHNO SICILY, FESTA GRECA, HIMMERLAND, LA SYLVA, OFFICINA ZOÈ, NUFOLK COLLECTIVE, VALENTINA BALISTRERI, MIMÌ STERRANTINO, LA CASA DI CRETA, SAFFRAN, SARITA, GIACOMO SFERLAZZO, ZIAD TRABELSI & CARTHAGE MOZAIK, TARANTELLA NIGHT
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AFRO CELT SOUND SYSTEM (UK/Belgio)
Gli Afro Celt Sound System sono un gruppo musicale formato dal produttore e chitarrista Simon Emmerson nel 1995, composto da membri provenienti dall’Inghilterra, dall’Irlanda e dall’Africa occidentale. Così come suggerisce il loro nome, la musica degli Afro Celt unisce folk irlandese a musica “tribale” africana, sebbene le loro influenze includano anche quelle di generi di musica elettronica quali il trip hop e la techno. Le loro composizioni, arrangiate sovente con strumenti etnici quali la kora ed elettronici quali i sintetizzatori, sono spesso cantate in gaelico, lingue africane e inglese. I loro primi album sono stati pubblicati dall’etichetta Real World Records di Peter Gabriel e il loro secondo album Release (1999) ha venduto 150.000 copie negli Stati Uniti oltre ad essere stato nominato per un Grammy Award. Sebbene non sia stata messa in commercio, il gruppo è stato autore della colonna sonora del videogioco Magic and Mayhem.
N’Faly Kouyate – kora, balafon, tamburo ngoma, Moussa Sissokho – djembe, tamburo parlante, Griogair Labhruidh – voce, Johnny Kalsi – Dhol, Davy Spillane – uillean pipes, low whistle, Emer Mayock – tin whistle, flauto, uilleann pipes, Ronan Browne – uillean pipes
Asimenza è un ensemble musicale accomunato dal valore del tempo e della terra cercando di comprendere in essa l’abbondanza che spontaneamente ci dona.
Uniti dall’amicizia della figura non più terrena ma sempre presente di Don Cece’, grande anima, ispiratore di azioni a sostegno dell’ ambiente e delle tradizioni, che ci accompagna nel trasmettere in chiave musicale le cose importanti della vita dove si fa esperienza, e dei doni che generosamente porge. Il repertorio mette radici nelle tradizioni musicali delle tarantelle del sud Italia, dell’ Africa, nel jazz, reggae, nella poetica siciliana, testi d’autore e personali.
Perché il seme dentro di sé contiene tutta la potenza della vita, custode del tempo in questo mondo.. noi siamo semi e questo siamo, trasformazione.
Enrico Grassi Bertazzi: voce e percussioni, Saro Moschitta: chitarra, Maurizio Salerno: violino e chitarra, Andrea Liotta: batteria, Romina Adorno: percussioni
https://youtu.be/MOm0NxY7LWM
AIDE ZORA (Serbia/IT) – world stage, 21
Ajde Zora nasce nel 2012 dall’incontro di cinque musicisti con la cantante serba Milica Polignano. Dall’intento iniziale di proporre il frenetico repertorio balcanico prende presto forma la vera essenza del progetto, che allarga i confini e si arricchisce della tradizione musicale gitana dell’Est Europa. Il gruppo, forte delle disparate origini musicali dei suoi membri, riesce nell’obiettivo di trasmettere a un pubblico sempre più ampio l’energia e la passionalità della musica Rom contaminandola con sonorità più moderne e consolidando nel corso degli anni uno spettacolo dinamico e coinvolgente. Numerosi i concerti e le partecipazioni della band a festival nazionali e internazionali, spiccano tra questi: Folkest (Friuli Venezia Giulia), Castello Festival (Padova), Verzasca Foto Festival (Svizzera), Sherwood Festival (Padova), Suoni di Marca Festival in apertura alla Bandabardò (Treviso), SUQ Festival -Teatro del Dialogo (Genova); Adriatico Mediterraneo (Ancona); Mercantia (Certaldo), GitannekesFoor (Belgio), GhanaFest (Malta). Milica Polignano vocals, Giulio Gavardi guitar, sax, Micol Tosatti violin, Francesco Mattarello accordion, Giorgio Marinaro bass guitar, Francesco Prearo drums
http://www.ajdezora.com
Alapastel is a special project of the Slovak musician and composer Lukáš Bulko which combines ambient and classical music sounds with electronics. After his debut album Hidden for the Eyes, released under the UK label Slowcraft Records in 2018 and warmly welcomed both by listeners and music journalists, there came a second album entitled Ceremony. It was released in autumn 2021 under Lost Tribe Sound label from the USA. Lukáš crafts impressive collages of neo-classical, experimental and electronic compositions, with a hint of traditional influences, yet made in a contemporary way. Some tracks of this “healing ritual” contain extracts from Richard Grossman ́s music based on traditional Amazonian shamanism. The other important person of the Ceremony album is Ján Kružliak jr., a violinist capable of improvising in various music styles. Visual arts and dance are also important ingredients of Ceremony. The dancing and shamanistic part of the live performances are performed by Kristína Kluvánek. Let’s heal ourselves and the planet Earth in this sound ceremony!
ALKANTARA MEDIORKESTRA (Grecia/Irlanda/Bulgaria/IT) “Eastbound”
Spettacolo in coproduzione con Ass. Donne in Arte – Catanzaro
In collaborazione con Ass. Seduki – Savoca (ME)
Musiche di Livornese, Gerbino, Gulisano, Papadopoulos, Tradizionali
L’Alkantara MediOrkestra nasce da un’idea condivisa del compositore-polistrumentista Davide Livornese e del percussionista Riccardo Gerbino, già impegnati da anni nello studio e nella ricerca delle musiche orientali, per esplorare musiche a partire dal
Mediterraneo fino al subcontinente indiano. L’ensemble di base, composto da otto strumentisti, che sarà arricchito di volta in volta da musicisti ed ospiti internazionali,
annovera strumenti che fanno parte di tradizioni musicali diverse, dal “nostro” marranzano al rabab (liuto afgano), dagli strumenti a fiato di varie etnie a una piccola sezione di archi costituita da contrabbasso, violoncello e violino, dal bodhràn (il tamburo irlandese) al tabla,
(percussione della musica classica indiana). Il repertorio è formato da composizioni provenienti da varie tradizioni musicali da oriente a occidente, e composizioni originali in
prevalenza di D. Livornese, con l’intento di creare un suono originale che rievochi il Mediterraneo, culla di civiltà millenarie. Direzione artistica e musicale di Davide Livornese Davide Livornese (rabab, oud), Riccardo Gerbino (tabla, percussioni), Mario Gulisano (percussioni, marranzano), Roberto Fiore (contrabbasso), Fabio Sodano (duduk, sax, flauti), Bronagh Slevin (violoncello), Alexandra Dimitrova (violino), Denise Di Maria
(percussioni, charango).
Ospiti: Chrysanthi Gkika (Grecia, politiki lyra), Nektarios Stamatelos (Grecia, ney)
Le origini del Corpo Bandistico città di Zafferana Etnea, con molta probabilità, si attribuiscono al 1826 anno di nascita del Comune, ma le prime notizie certe risalgono al 1896, quando l’allora M° Grasso diede vita alla formazione di un gruppo di allievi musicanti Agli inizi del 1900 il M° Vinci, d’accordo con l’amministrazione comunale dell’epoca, diede vita ad un “Corpo Bandistico Municipale” che rimase attivo fino al 1915. Con l’avvento della prima guerra mondiale, la banda si disciolse per riformarsi nel 1921 sotto la guida del M° Nicotra che la diresse fino al 1927 data in cui il Comune di Zafferana Etnea indette un concorso vinto dal valente M° Pignata. La banda, sotto questa direzione acquisì grande prestigio. contando un complesso orchestrale di oltre 50 elementi, che fu per molti anni protagonista indiscussa nei più importanti centri delle Sicilia con un repertorio di grande valore musicale. Con l’avvento della seconda guerra mondiale, la banda fu nuovamente disciolta per riunificarsi nel 1947 quando l’Amministrazione Comunale incaricò il M° Giovanni Pennacchio a ricomporre il corpo bandistico. Il direttore riuscì a dare un impulso nuovo al gruppo, facendo si che la banda riconquistasse rapidamente il prestigio del passato. Nel 1948 un giovane allievo del M° Pennacchio, Giovanni Leonardi, cittadino di Zafferana Etnea, con l’autorizzazione dell’Amministrazione Comunale prese la direzione del corpo bandistico reggendolo per circa 30 anni riuscendo a dare una ulteriore svolta qualitativa, artistica e disciplinare, tale da diventare un riferimento per tutti i complessi bandistici del territorio. Nel 1979 il M° Giovanni Leonardi lasciò la direzione e il Comune incarico al M° Giuseppe Marletta, all’epoca prima tromba del teatro Massimo Bellini di Catania nonché docente all’istituto musicale Vincenzo Bellini della stessa città, il quale diresse la banda fino ai primi anni 80. Da allora, fino al 1984 il Corpo Bandistico di Zafferana Etnea si avvalse della guida del M° Carmelo Siracusa e successivamente del M° Edmondo Volzone figlio d’arte che per un ventennio ha diretto con eccezionale bravura, riuscendo a dare prestigio al corpo bandistico. Dal 28 dicembre 2004 è direttore del Corpo Bandistico città di Zafferana Etnea, il giovane M° Davide Di Vendra, anch’esso figlio d’arte, musicista serio e professionale che con entusiasmo prosegue l’attività di coloro che hanno contribuito a far grande la Banda.
https://www.rockit.it/mimisterrantino
Da diversi anni l’Europa sta affrontando un afflusso di esuli di varie culture, tra cui musicisti il cui ruolo è importante per l’arricchimento e l’integrazione reciproci. Artisti emergenti ed esiliati, la cui precarietà è oggi in aumento, incontrano maggiori difficoltà ad entrare nel mercato.
Per dare una risposta a questa situazione, 7 operatori culturali di 6 paesi europei (Belgio, Spagna, Francia, Ungheria, Italia e Polonia) si sono uniti per costruire il progetto COMMON ROUTES, che riunisce in particolare artisti in esilio ed europei per un viaggio sul tema della musica nomade.
In Francia, la cantante e violinista di origine iraniana, Aïda Nosrat, chitarrista francese Olivier Kikteff, il fisarmonicista francese Antoine Girard, il polistrumentista di origine curda, Ashti Abdo e la cantante e percussionista siciliana Denise Di Maria, il presentano il frutto di la loro interpretazione della musica nomade. Un progetto sostenuto da Europa Creativa.
Ethno Sicily è un progetto musicale residenziale, interculturale e internazionale, che aggrega esclusivamente giovani musicisti selezionati con lo scopo comune di condividere la passione e la ricerca nella musica tradizionale dei rispettivi background culturali di provenienza. I programmi e i progetti Ethno Sicily pertanto offrono opportunità musicali ai giovani di oltrepassare i confini e interagire con tutto il mondo. Ogni progetto ha un focus unico sulla diversità e il potenziamento, creando comprensione culturale e accettazione attraverso la musica. Ethno è il programma di Jeunesses Musicales International per musica folk, mondiale e tradizionale. Il programma, fondato nel 1990 e presente oggi in oltre 30 paesi, è rivolto a giovani musicisti di età compresa tra 13 e 30 anni con la missione di rilanciare e mantenere vivo il patrimonio culturale globale tra i giovani. Il risultato è un’orchestra multiculturale costituita da musicisti selezionati tramite bando pubblico, che alla fine del percorso didattico e formativo eseguirà brani di tutto il mondo dettati e influenzati dalle influenze musicali di ogni partecipante.
Alkantara Party quest’anno ospita La Festa Greca e nasce dall’incontro di musicisti greci di diversa provenienza capitanati da Pavlos Melas e Nektarios Galanis. Essa vedrà la collaborazione con la promotrice Sara Cuscunà e altri operatori del territorio che nutrono da anni la passione per la musica e la danza greca. La musica prevede l’esecuzione di un repertorio ricco di emozione, ritmo, passione e gioia, che si ispira alla florida tradizione delle danze greche. La serata prevede un’introduzione alla danza greca con Alessia Trovato. All’evento saranno invitati a suonare molti degli ospiti che hanno animato il festival nei giorni precedenti. Per l’occasione è prevista la degustazione di vini e prodotti locali.
Radici originali e world music dalla Danimarca. “Himmerland” è una band danese ispirata alle culture scandinave e molto varie di 5 musicisti che vivono in Danimarca, ma provengono da background ed esperienze diverse. Si sono conosciuti durante la registrazione dell’album “Himmerlandsmelodier”, progetto ideato dal fondatore della band, compositore e sassofonista, Eskil Romme. Dopo un tour alle Isole Faroe, hanno deciso di ampliare il concetto, e trasformare il progetto in una vera band. Gli Himmerland sono stati in tournée in gran parte del mondo in questi anni, eseguendo nuova musica radicata negli stili, nelle culture e nelle tradizioni molto diverse di cinque eccezionali compositori e musicisti di grande esperienza. Ovunque la band suoni, essa incanta e diffonde calore e felicità tra il pubblico, eseguendo la loro miscela unica di vecchie ballate danesi, vorticose melodie di violino, improvvisazioni equilibristiche e nuove affascinanti musiche composte e arrangiate dai membri della band.
Eskil Romme (sax), Jens Ulvsand (bouzouki, voce), Kirstine Haugaard Sand (violino, voce) Andrzej Krejniuk (basso elettrico) e Donald Hay (percussioni).
Questo trio intenso e compatto ti trascina in un ballo che a volte può evocare una festa di un villaggio cretese o un ballo sotto le stelle in Ariège! Tra repertori accuratamente riarrangiati e composizioni a tre voci, si passa dalle radici al baldacchino, dal Syrtos alla Mazurka, dalla dolce complicità alla trance sfrenata!
Gaëtan Coutable: violino, voce, Lina Belaïd: violoncello, voce, Fabien Bucher: chitarra, mandolino, voce
L’Officina Zoè nasce nella primavera del 1993, dall’unione di alcuni musicisti salentini su idea di Lamberto Probo (voce, tammorra, tamburelli e percussioni varie), Donatello Pisanello (organetto diatonico, chitarra e mandola) e Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello castagnette). Da subito diventa forza motrice di quel movimento di rinascita della tradizione musicale salentina, che ha portato oggi alla ribalta internazionale il Salento e le sue irreplicabili specificità locali.
Grandi padri della musica salentina, gli Officina Zoè sono pulsazione pura per la danza e per la trance. Band trascinante, dal sound inconfondibile e ambasciatrice della pizzica nel mondo. L’elemento di forza del gruppo è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile, col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione.
L’elemento di forza del gruppo è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile,col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione. Solo in questo modo è stato possibile ridare alla musica popolare del Salento, alla Pizzica, il suo ruolo nel panorama della world music; una tradizione viva, come vivo è il sangue che circola nelle vene, lontana dal folk, che invece racconta di una tradizione morta, riesumata solo come intrattenimento del giullare di corte.
Il gruppo vanta numerose partecipazioni ad importanti festival nazionali ed internazionali di musica, quali il Womex a Berlino, il Festival di Villa Ada (Roma, 14 luglio 2007), il Premio Tenco (Sanremo, 2001), il Womad di Peter Gabriel a Palermo, il Festival I suoni delle Dolomiti in Trentino con Baba Sissoko il 25 agosto 2007, la rassegna Voix de femmes a Bruxelles. Ed ancora al Festival Stimmen, in Germania e il Festival dei Popoli a Firenze, oltre che concerti negli Stati Uniti (Los Angeles, 1998), Corea del Sud (Seul, 2006) e Giappone (Tokyo, Nagoya e Kyoto, 8-10 giugno 2007) concerti da cui è stato tratto il cd Live in Japan. Hanno anche collaborato, come autori della colonna sonora, al documentario sui trent’anni dalla dittatura cilena, girato da Marta Vignola, intitolato “Le bende del giaguaro” (2003).
La proficua collaborazione con il regista Edoardo Winspeare ha riguardato tre film: “Pizzicata” (ambientato nel Salento durante la seconda guerra mondiale), “Sangue Vivo”; “Il miracolo” (per il quale il gruppo ha curato la colonna sonora).
Vanta numerose collaborazioni artistiche in campo teatrale (con Pamela Villoresi, Teatro Argot, Domenico Carli), cinematografico (con Edoardo Winspeare, Pippo Mezzapesa) e musicale (Ominostanco, manipolatore di suoni, Famoudou Don Moye, esponente dell´afrojazz e batterista degli Art Ensemble of Chicago e Baba Sissoko, polistrumentista maliano di fama internazionale). In particolare, la collaborazione con il regista Edoardo Winspeare ha riguardato il film “Pizzicata”. Al film, girato interamente in Salento, Officina Zoè ha contribuito, non solo per la realizzazione della colonna sonora, ma anche con la partecipazione in qualità di attori. Il film ha ottenuto un lusinghiero successo, distribuito e premiato sia in Europa che negli U.S.A. (San Sebastian, Festival di Edimburgo, Parigi – Festival Cinema Latina, New York – Premio N.I.C.E.).
Nufolk nasce nel 2019 come un’orchestra multiculturale di 12 musicisti da 6 diversi paesi europei con il co-finanziamento del programma Europa Creativa e la produzione di Darshan. Nei due anni di attività l’orchestra ha realizzato tre residenze artistiche, una tournée internazionale in Europa e un CD registrato dal vivo, oltre a numerosi supporti video e fotografici.
Il messaggio lanciato da Nufolk, come la stessa parola suggerisce, è la creazione di una nuova tradizione in cui i linguaggi del folk locale si mescolano fra loro creando un nuovo codice musicale attuale e contemporaneo: il suono globale umanamente organizzato. Adesso il progetto è in fase di sviluppo e vuole diventare una comunità, essendo pronto per proseguire il proprio lavoro come un collettivo di artisti e di idee in movimento. Si utilizzerà il materiale umano, il repertorio, le risorse, i prodotti, i supporti fin adesso realizzati per costituire nuovi micro-progetti residenziali locali che possano incubare e sviluppare il “brand” Nufolk per la co-creazione di nuovi materiali. Faremo ciò organizzando delle piccole residenze artistiche e producendo dei mini-concerti all’interno dei festival e degli eventi della rete costituita dai partner Nufolk in Europa. Ma svilupperemo anche progetti paralleli e attività collaterali come masterclass, workshop di danza e strumenti tradizionali, registrazioni dal vivo e in studio, presentazioni discografiche, conferenze, dirette streaming e molto altro.
Nufolk Collective è stato lanciato nel 2022 in Italia all’Alkantara fest, seguiranno simili appuntamenti in Danimarca, Spagna, Lettonia, Ungheria e Belgio. Per un musicista essere invitato a far parte di Nufolk non sarà un episodio, ma diventerà un’esperienza. Sarà un’occasione per creare, incontrare e condividere con altri musicisti un messaggio e un linguaggio musicale da trasferire e replicare all’interno di un network internazionale in continuo sviluppo. Alkantara fest produrrà nel 2023 una mini-residenza e uno spettacolo all’interno del programma, selezionando 5 musicisti che saranno considerati i più idonei, provenienti ognuno da un Paese diverso, in base alla disponibilità, alle capacità artistiche e agli strumenti suonati.
La line-up 2023 è composta da Pauline Maudy (FRA/AUS, voce), Nektarios Galanis (GR, violino, bouzouki), Benjamin Bech (clarinetto), Giampiero Cannata (IT, basso), Micha Grind (SE, percussioni)
Mercoledì 26 luglio h 21.00
Pisano piazza
Ingresso libero*
Di origini palermitane, vive a Reggio Calabria dal 2000: dove svolge una meticolosa e puntuale attività di ricerca che attraversa tutta la tradizione della musica popolare.
Nel 2012 lancia il progetto Balistreri canta Balistreri, dove ripropone i brani della nota folksinger siciliana e, in alcune occasioni, si è esibita come special guest dei Quartaumentata.
Nel 2016 è la voce di Bonu e malu tempu (iCompany), album del duo Aliunde, formato assieme a Claudio Altimari, con i testi dello scrittore e poeta Alessandro Quattrone.
Dal 2018 è una delle voci della Sicily Folk Orchestra con cui ha realizzato tour in Italia e all’estero e pubblicato il disco dal titolo “Sicilian songs”.
Mercoledì 26 luglio h 21.00
Pisano piazza
Ingresso libero*
Eccomi!
Autore e regista: Antonella Caldarella
Interpreti: Alessandro Caruso - Silvia Oteri - Antonella Caldarella
Musiche dal vivo: Andrea Cable
sabato 29 – Avocado stage, h 19.00
Otello lo stregone
Autore e regista: Stephen Cable
Interpreti: Steve Cable
L’associazione viene fondata da Steve Cable e Antonella Caldarella nel 1997. Sin dall’inizio sviluppa tre principali percorsi creativi: Il Teatro pe rL’infanzia (La Casa di Creta), la prosa contemporanea (Teatro Argentum Potabile) e il Teatro in Lingua Inglese (Cable’s Comedy Theatre). Negli anni ha prodotto più di 45 spettacoli teatrali originali, condotto numerosi laboratori e corsi di formazione, ideato progetti per biblioteche ed ospedali, pubblicato 11 libri ed organizzato diversi festivals e rassegne di Teatro di Strada e Teatro per Ragazzi. Nel 2014 crea lo spazio teatrale ‘Roots’ a Catania. Organizza la rassegna di prosa contemporanea ‘Underground Rivers’ nonché la rassegna di Teatro per L’infanzia ‘IL TEATRO DEI GIGANTI’. Organizza inoltre a Catania nel periodo estivo il Festival Nazionale di Teatro per L’infanzia ‘LA MONTAGNA MAGICA’.
La Casa di Creta Teatro Argentum Potabile è socio promotore di C. Re. S. Co. (Coordinamento della realtà della scena contemporanea) nonché membro di A.N.C.R.I.T. (Associazione Nazionale delle Compagnie e Residenze di Innovazione Teatrale), di UNIMA ITALIA e di UTOPIA Associazione Italiana Teatro per Ragazzi.
La nostra compagnia dal 2021 è riconosciuta dal Ministero della Cultura come organismo di teatro di innovazione per l’infanzia e la gioventù.
Saffran! nace en la cosmopolita y chispeante Barcelona en la primavera del 2012. Durante tres años toca por casi toda Europa en un sin fin de aventuras musicales. En el 2015 el proyecto se toma un descanso, y en 2019 vuelve con ganas de crear más temas originales y un espectáculo nuevo. La llegada de la pandemia nos alcanzó en plena creación. Hoy, en el 10o aniversario de la Cia, deseamos poder finalmente difundir lo que hemos estado gestando estos últimos años. En nuestro repertorio rendimos homenaje.
Arnim Scheidel – violino, mandolino, caffettiera e cori
Bartolomeo Barenghi – chitarra, tiple colombiano, violoncello, percussioni e cori
Ernesto Vargas Águila – contrabbasso, basso elettrico e cori
Francesca Frigeri – voce, washboard, zabumba, testi e teiera
Raphaël Giraud – fisarmonica, percussioni e cori
Cantante italoargentina, nasce nel 1994. A otto anni intraprende lo studio del canto e del pianoforte, successivamente studia presso “Il Pentagramma” di Bari e nel contempo frequenta corsi di improvvisazione jazz. Prosegue lo studio della tecnica vocale con diversi insegnanti e partecipa a numerosi seminari, tra cui l’“Umbria Jazz Clinics” e il “Siena jazz International workshop”. Nel 2018 viene ammessa al Berklee College of Music di Boston. Vincitrice di concorsi nazionali, tra cui il concorso “Igor Strawinsky e il Festival Internazionale delle arti Ruidalsud, è presente nei progetti discografici del batterista F. Accardi e del contrabbassista C. Pace, con i quali collabora sovente. Abbraccia senza riserve l’amore per il tango e la musica sudamericana, i cui colori sono sempre protagonisti dei suoi progetti. Partecipa a diversi festival internazionali di tango in Italia e all’estero. Canta alla venticinquesima edizione del festival internazionale di tango “Valparatango” (Valparaiso, Cile) e collabora col bandoneonista uruguaiano Hector Ulises Passarella prendendo parte a numerose edizioni del festival “Tango y mas” da lui diretto. Collabora assiduamente con musicisti argentini specializzati nel tango e nel 2018 registra parte del suo disco presso gli studi Ion di Buenos Aires, Argentina, sotto la guida del pianista Cristian Zárate. Nel 2019 collabora col cantante di tango argentino Guillermo Fernandez durante il suo tour europeo. Consegue una laurea in letterature e arti. Approfondisce lo studio del jazz e del teatro musicale esibendosi in teatri, festival e rassegne. Collabora con molteplici formazioni, portando avanti progetti di tango, nelle sue diverse sfumature, cosi come Jazz e World Music. Attualmente è impegnata nella promozione del suo primo progetto discografico.
Alla voce della attrice-cantante italo-argentina Sarita Schena, venata di intensa malinconia fanno eco le corde di Giuseppe De Trizio, il sax di Claudio Carboni e la ritmica di Francesco De Palma.
Il proposito di questo progetto è quello di omaggiare nel linguaggio della musica, nel linguaggio dei ricordi, della nostalgia e della memoria storica, tutta quella comunità che oggi si ritrova a doversi confrontare e a dover condividere le medesime difficoltà culturali, legate ad un passato fatto di contaminazioni culturali, di influenze migratorie e di crescita sociale, nonché un futuro che deve basarsi sulla forza e sulla costante ricerca di affettuoso contatto nel passato: musiche di Astor Piazzolla, Caetano Veloso, Mercedes Sosa e dei più grandi autori figli dei “due mondi”.
Militante, agitatore culturale e artista poliedrico di Lampedusa, ha pubblicato “Marinmenzu”, un’opera multimediale che comprende un libro, un disco, stampe e poster, nella quale sono coinvolti ospiti eccellenti, come Daniele Sepe e Zulu dei 99 Posse. È la descrizione del passato e del presente del “lago di pietra” in mezzo al mare, un luogo dove non si può nascere. E il Che Guevara delle Pelagie vuole riportare nella sua isola la speranza, il sogno e la vita. Nell’album i messaggi dei migranti prigionieri nelle carceri libiche e la denuncia della perdita d’identità a causa del “boom” turistico.
Carthage Mozaik è un gruppo nato intorno all’esperienza di Ziad Trabelsi, musicista, cantante e compositore nato a Tunisi in una famiglia d’arte (il padre è stato musicista e autore nell’orchestra araba della Medina di Tunisi) che vive a Roma dal 2002. Il contatto sviluppato in Italia con altri musicisti delle provenienze più varie — dalla canzone al rock, dal blues alla musica popolare del nostro paese — lo ha spinto a cercare o a creare occasioni di dialogo mantenendo un legame profondo con le proprie origini e con il suo strumento d’elezione: l’oud. A partire dalla sua pluriennale collaborazione con l’Orchestra di Piazza Vittorio sono nati altri gruppi tra i quali, nel 2009, Carthage Mosaik, ispirato a una sorta di neofolk urbano senza confini geografici. Le tracce arabe disseminate ovunque nella musica popolare del Mediterraneo vengono evidenziate e valorizzate, sottolineando la capacità che ha la musica di mescolarsi, diffondersi e trasformarsi per un movimento spontaneo, innato. Il risultato è un progetto musicale di ricerca tra autorialità, improvvisazione e contaminazione.
Ziad Trabelsi, oud e voce, Houcine Ataa, voce, Paolo Rocca, clarinetto, Emanuele Bultrini, chitarre, Gianluca Casadei, fisarmonica, Simone Pulvano, percussioni.
https://www.musiconnect-italy.com/event/ziad-trabelsi-e-carthage-mosaik/